11 giugno 2021, Port La Nouvelle, Francia.
È successo il 12 aprile 2017, più di 4 anni fa! È stato allora che siamo andati in tribunale per contestare la legalità del meccanismo di assegnazione della quota di tonno rosso su piccola scala in Francia. Sono stati quattro lunghi anni di attesa per l'esito di una class action intentata dai pescatori artigianali francesi e da LIFE (Low Impact Fishers of Europe).
Avevamo quasi rinunciato a questo appello. Nonostante la sua importanza, era sparito senza lasciare traccia - fino ad oggi. Finalmente l'udienza è fissata per 17 giugno alle ore 10 presso il Tribunale amministrativo di Montpellier. Tuttavia, a prescindere dalle ragioni di questo lungo e insolito ritardo, dalle difficoltà che le istituzioni giuridiche possono incontrare, e nonostante la crisi sanitaria, le nostre domande sono ancora valide oggi, così come le sentenze che usciranno dalla procedura.
Siamo andati in tribunale per il decreto ministeriale sulla stagione di pesca del tonno rosso del 2017. Inutile dire che questo decreto annuale non è più in vigore nel 2021. Tuttavia, la situazione non è cambiata. I principi utilizzati per assegnare la quota del settore artigianale sono gli stessi. L'efficace gestione internazionale del tonno rosso ha permesso di recuperare lo stock e di stabilire le buone condizioni di pesca che vediamo oggi. Questo sviluppo positivo ha portato a un aumento della quota francese da 3.226 tonnellate nel 2017 a 6.026 tonnellate nel 2021, ma la sua distribuzione interna è ancora molto squilibrata e poco chiara tra i professionisti della piccola pesca, sia nel Mediterraneo che nell'Atlantico. Il numero limitato di licenze disponibili non consente di concedere sufficienti diritti di accesso nemmeno ai pescatori polivalenti di piccola scala a basso impatto.
La rilevanza di questo appello non è diminuita nel tempo. È importante oggi come 4 anni fa, non solo per coloro che lo hanno lanciato, ma anche per un gran numero di piccoli pescatori. E non solo in Francia, ma anche in altri Paesi europei dove esiste una situazione simile. Questo appello non chiede una rivoluzione o un confronto professionale tra i segmenti "piccoli" e "grandi" della flotta. Mira semplicemente a creare un precedente legale per le future campagne di pesca e ad aprire una discussione su nuove basi più eque e razionali per la distribuzione tra i segmenti della flotta.
I firmatari :
- Syndicat Professionnel des Pêcheurs Petits Métiers d'Occitanie (SPMO) ;
- Piattaforma francese dei piccoli pescatori;
- Piattaforma LIFE (Low Impact Fishers of Europe) ;
- Comité départemental des pêches maritimes et des élevages marins du Var ;
- Prud'homie des pêcheurs de la Ciotat (Bouches du Rhône) ;
Contattare SPMO, E-mail: petitsmetiers18@gmail.com
Tel : Manu MARTINEZ : 06 33 10 82 04 - Bertrand CAZALET : 06 13 29 51 40
Pescatori d'Europa a basso impatto: deputy@lifeplatform.eutel: +32 486368855