16 de junio de 2021, Port La Nouvelle, Francia.
Fue el 12 de abril de 2017, ¡hace más de 4 años! quando ci siamo rivolti ai tribunali per contestare la legalità del meccanismo di assegnazione della quota di atún rojo a piccola scala in Francia. Sono stati quattro grandi anni di attesa per conoscere il risultato di una richiesta collettiva presentata dai pescatori artigianali francesi e dall'organizzazione Low Impact Fishers of Europe (LIFE).
Avevamo già rinunciato a questo ricorso. Nonostante la sua importanza, era sparito senza lasciare traccia, fino ad oggi. Finalmente, la vista è fissata per domani, 17 de junio a las 10 horas en el Tribunal Administrativo de Montpellier. Tuttavia, qualunque siano le ragioni di questo lungo e inusuale ritardo, qualunque siano le difficoltà a cui sono confrontate le istituzioni giuridiche, e nonostante la crisi sanitaria, le nostre domande si stanno facendo sempre più pressanti, così come le sentenze che salderanno il processo.
Abbiamo fatto ricorso ai tribunali per il decreto ministeriale per la stagione di pesca di tonno rosso del 2017. Non c'è bisogno di dire che questo decreto annuale non è più in vigore nel 2021. Nonostante ciò, la situazione non è cambiata. I principi utilizzati per assegnare la quota del settore artigianale sono gli stessi. La gestione internazionale eficaz dell'atún rojo ha permesso che la popolazione si riprenda e che si stabilisca il buono stato della pesca che vediamo oggi. Questa evoluzione positiva ha permesso di aumentare la quota francese da 3.226 tonnellate nel 2017 a 6.026 tonnellate nel 2021, ma la sua distribuzione interna sta diventando molto squilibrata e poco chiara tra i professionisti della pesca artigianale, sia nel Mediterraneo che nell'Atlantico. Il numero limitato di licenze disponibili non permette di concedere sufficienti diritti di accesso ai pescatori polivalenti di piccola taglia e di basso impatto.
La rilevanza di questo richiamo non è diminuita con il tempo. È così importante oggi come 4 anni fa, non solo per chi lo ha iniziato, ma anche per un gran numero di pescatori artigianali. E non solo in Francia, ma anche in altri paesi europei dove esiste una situazione simile. Questo richiamo non chiama una rivoluzione né uno scontro professionale tra i segmenti della flotta "piccola" e "grande". Semplicemente pretende di inviare un precedente legale per le future stagioni di pesca, e aprire un dibattito su nuove basi più giuste e razziali per la riparazione tra i segmenti della flotta.
I firmatari:
- Sindicato Profesional de Pescadores de Pequeños Medios de Occitania (SPMO) ;
- Plataforma francesa de pescadores artesanales;
- Plataforma de Pescadores de Bajo Impacto de Europa (LIFE) ;
- Comité departamental de pesca marítima y pesca de altura del Var ;
- Prud'homie des pêcheurs de la Ciotat (Bouches du Rhône) ;
Per maggiori informazioni:
Contatto con l'OEPM, correo electrónico: petitsmetiers18@gmail.com
Tel : Manu MARTINEZ : 06 33 10 82 04 - Bertrand CAZALET : 06 13 29 51 40
Low Impact Fishers of Europe: deputy@lifeplatform.eu; tel: +32 486368855