COMUNICATO STAMPA
5 aprile 2024
Il gruppo composto dal Syndicat des Petits Métiers d'Occitanie, dalla Plateforme de la petite pêche artisanale, dai Low Impact Fishers of Europe (LIFE), il Comité départemental des pêches du VAR e la Prud'homie des pêcheurs de la Ciotat (Bouches du Rhône) hanno applaudito la decisione del 28 marzo della Corte amministrativa d'appello (ACA) di Tolosa di confermare l'annullamento di un decreto ministeriale che stabiliva le modalità di assegnazione del contingente di tonno rosso concesso alla Francia per il 2017. Dopo oltre 7 anni dall'avvio di un procedimento giudiziario per contestare la legalità dell'assegnazione della quota di tonno rosso (Thunnus thynnus), il gruppo non ha atteso invano.
Dopo una prima sentenza a suo favore nel giugno 2021, seguita dal ricorso presentato dallo Stato nel settembre 2021, questo risultato solleva le speranze di molti piccoli pescatori che si trovano ad affrontare una situazione insostenibile in termini di distribuzione delle quote di pesca. Le grandi imbarcazioni spesso monopolizzano le quote, lasciando ai piccoli pescatori poco o nulla.
L'ACA ha semplicemente confermato la sentenza del Tribunale di Montpellier del 2021: L'articolo L. 921-2 del Codice della pesca rurale e marittima francese è privo di base giuridica. L'articolo L. 921-2 del Codice della pesca rurale e marittima francese è privo di base giuridica: disciplina l'assegnazione delle possibilità di pesca in base a tre criteri, ossia l'esperienza dei produttori, l'andamento del mercato e l'equilibrio economico, ignorando l'integrazione del criterio ambientale nei testi nazionali richiesta dai regolamenti europei e in particolare dall'art. 17 della Politica comune della pesca, che stabilisce che "la pesca è un'attività che si svolge in un ambiente di lavoro". 17 della Politica Comune della Pesca, che recita: "Gli Stati membri utilizzano criteri trasparenti e oggettivi, compresi i criteri ambientali, sociali ed economici.
Il caso del tonno rosso è particolarmente emblematico di questa situazione iniqua, con una quota nazionale di quasi 7.000 tonnellate quasi interamente ridistribuita alla pesca industriale mediterranea per l'esportazione.
Grazie ai grandi sforzi di gestione, lo stock di tonno rosso si è ripreso negli ultimi 10 anni e oggi possiamo solo congratularci per il suo buono stato. Questa tendenza positiva ha portato a un aumento della quota francese da 3.226 tonnellate nel 2017 a 6.693 tonnellate nel 2024. Tuttavia, la sua distribuzione interna è ancora molto sbilanciata tra la pesca industriale e quella su piccola scala nel Mediterraneo e nell'Atlantico.
Il gruppo spera che questa svolta legale sull'accesso alle risorse abbia un impatto tangibile sul campo per le centinaia di pescatori che lottano per la sopravvivenza.
Leggi la sentenza completa in francese: https://toulouse.cour-administrative-appel.fr/decisions-de-justice/dernieres-decisions/l-attribution-des-sous-quotas-de-peche-de-thon-rouge-en-zone-ocean-atlantique-et-mediterranee-doit-integrer-un-critere-environnemental
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Foto: Peix Nostrum