Dopo l'introduzione di misure di emergenza nel Baltico per proteggere gli stock di merluzzo cinque anni fa, la situazione è solo peggiorata e non c'è motivo di essere ottimisti sul fatto che le cose miglioreranno presto, come abbiamo affrontato durante l'evento "Baltic emergency" tenutosi a Bruxelles a giugno.
Il 31 maggio, il Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM) ha pubblicato il suo parere scientifico sulla quantità di pesce che potrà essere estratta dal Mar Baltico il prossimo anno (2025). Questo parere è stato elaborato per informare la Commissione europea (CE) e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Consiglio AgriFish nel definire le possibilità di pesca per il 2025 e la proposta della CE sulle possibilità di pesca nel Baltico, che sarà pubblicata alla fine di agosto.
Il parere del CIEM mostra che la maggior parte degli stock non si sta riprendendo o sta addirittura diminuendo ulteriormente. Lo spratto è stato aggiunto al merluzzo e all'aringa occidentale come specie a livelli storicamente bassi. Sebbene LIFE accolga con favore il consiglio del CIEM di ridurre i livelli di pesca, temiamo che questo consiglio non si spinga abbastanza in là, essendo ottuso e incapace di andare oltre un semplice approccio per singola specie.
Sebbene le quote per la pesca mirata siano state ridotte, il CIEM non ha preso in considerazione nelle sue raccomandazioni né gli impatti della mortalità naturale (in particolare la predazione da parte di cormorani e foche) né la mortalità per catture accessorie. Nel caso del merluzzo, si continuano a catturare grandi quantità di pesce nella pesca demersale a strascico di pesci piatti (passera di mare e platessa). Il numero di merluzzi catturati (e rigettati) come catture accessorie in queste attività di pesca è di gran lunga superiore a quello delle attività di pesca del merluzzo.
Per questi motivi, LIFE sostiene che nelle zone marittime 21-32, per le attività di pesca del merluzzo, della passera di mare e dell'aringa occidentale, la pesca dovrebbe essere chiusa a tutte le flotte e a tutti gli attrezzi, ad eccezione delle flotte di piccole dimensioni a basso impatto che utilizzano attrezzi fissi. Le disposizioni dell'articolo 17 del La PCP lo rende possibile, applicando criteri di natura ambientale per assegnare le possibilità di pesca solo ai pescherecci di lunghezza inferiore a 12 metri che utilizzano attrezzi non trainati.
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Contatto: Christian Tsangarides, Coordinatore LIFE Baltico e Mare del Nord, bans@lifeplatform.eu