Sin dalla sua fondazione, LIFE ha esercitato una costante pressione per l'attuazione dell'articolo 17, che rappresenta il modo per raggiungere una pesca equa e la sostenibilità ambientale. È stato frustrante vedere come le debolezze giuridiche dell'articolo e la mancanza di ruoli e responsabilità chiaramente definiti tra la CE e gli Stati membri abbiano fatto sì che l'attuazione dell'articolo 17 venisse messa da parte. L'articolo 17 è la chiave per garantire un'equa ripartizione delle possibilità di pesca - accesso alle zone di pesca e alle quote di pesca - per gli SSF. L'ultimo rapporto dello CSTEP sui dati sociali nella pesca (CSTEP 23-17), pubblicato alla fine del 2023, analizza le risposte di 22 Stati membri (ovvero tutti gli Stati costieri dell'UE) a un questionario sull'attuazione dell'articolo 17. Il rapporto è utile per fornire uno storico dei dati relativi all'attuazione dell'articolo 17. Il rapporto è utile per fornire una panoramica storica di come sono state assegnate le possibilità di pesca nell'UE e perché è stato un problema garantire che i sistemi di assegnazione degli Stati membri utilizzassero criteri trasparenti e oggettivi. Lo CSTEP osserva che "il quadro preesistente delle amministrazioni della pesca negli Stati membri e i loro sistemi di distribuzione delle possibilità di pesca si sono rivelati un ostacolo all'attuazione dell'articolo 17, a causa dell'inerzia istituzionale. 17, a causa dell'inerzia istituzionale". Lo CSTEP osserva inoltre che "le possibilità di pesca non sono chiaramente definite nei testi giuridici dell'UE".
L'inerzia istituzionale, la mancanza di chiarezza giuridica, la mancanza di ruoli e responsabilità chiaramente definiti e la mancanza di criteri chiaramente definiti rappresentano i principali ostacoli al raggiungimento di una pesca socialmente giusta, sostenibile dal punto di vista ambientale ed economicamente redditizia. Si potrebbe dire che, nella sua forma attuale, l'articolo 17 è progettato per fallire. La sfida dell'articolo 17 è quindi quella di definire criteri appropriati di natura ambientale, sociale ed economica, con linee guida chiare su come applicarli e ruoli e responsabilità chiari assegnati alla CE e agli Stati membri. La raccolta di dati sociali è un requisito legale dal 2018, e lo CSTEP ha fornito un'analisi preliminare dell'articolo 17 nel suo rapporto 2020 (CSTEP 20-14), che ha fornito alcune informazioni sullo sviluppo dell'articolo 17 e sull'inclusione dei criteri sociali. LIFE ricorda il Rapporto "Come la pesca dell'UE può diventare a basso impatto ambientale, a basse emissioni di carbonio e socialmente giusta", pubblicato nel 2021, in cui sono già indicati i potenziali criteri ambientali, sociali ed economici da utilizzare.
Le ruote del cambiamento girano lentamente, e per SSF si tratta di un caso di giustizia ritardata che viene negata.
Vedere il Rapporto STECF 23-17 qui